Cara dottoressa,
seguo sempre la sua rubrica in cui affronta le diverse problematiche che le vengono proposte dal punto di vista del Modello Breve Strategico. La cosa mi incuriosisce, ma non essendo un addetto ai lavori non riesco bene a capire in che cosa questo modello si differenzia da altri approcci più “classici”. Me lo può spiegare? La ringrazio e la saluto cordialmente.
Sami
Cara Sami,
Il panorama degli approcci per le terapie della mente è davvero molto vasto, si possono contare una moltitudine “scuole di pensiero” diverse. Non stupisce quindi che i non addetti ai lavori che si vogliano avvicinare a questo mondo, si trovino in difficoltà di fronte ad un’offerta tanto vasta e variegata. Rispondo quindi volentieri alla tua domanda, chiedendo scusa in anticipo per la necessaria sintesi e la semplificazione che il contesto richiede.
e che nel Modello Breve Strategico si ha un rovesciamento del tradizionale concetto di intervento psicologico, basato sull’idea che per ottenere dei risultati sia necessario modificare il “modo di pensare” e individuare le motivazioni “profonde” dei problemi.
I presupposti sono che
Per cambiare, quindi, anziché andare alla ricerca delle cause originarie, si andrà ad indagare su “come” il problema funziona e soprattutto sul “come” si mantiene per poi individuare le strategie d’azione più efficaci per scardinarlo.
È importante precisare che breve non significa superficiale: l’intervento prevede, attraverso l’acquisizione di un nuovo “sentire” una profonda ristrutturazione della percezione che la persona ha di se stessa, degli altri, del mondo e, conseguentemente, di una nuova consapevolezza.
Dott.ssa Gloria Bezzegato
Dott.ssa Gloria Bezzegato
Psicologa Strategica
ordine degli Psicologi del Veneto n 11199
P.I. 05208830280