“Ho sempre l’ansia”

“Ho sempre l’ansia”

DOMANDA

Cara dottoressa,
vivo costantemente in uno stato d’ansia. Sono sempre stato una persona particolarmente apprensiva ma in questi ultimi mesi la situazione sta diventando ingestibile. Fisicamente non mi sento bene, in alcuni momenti mi sembra anche di non essere “lucido” tanta è la tensione che mi sento addosso. Sono sempre preoccupato che le cose non vadano per il verso giusto e questa tensione si sta ripercuotendo anche in famiglia. Come posso fare?

Emanuele

Risposta

Caro Emanuele,
L'ansia è il correlato psicofisiologico della paura, ovvero uno stato di attivazione dell'organismo che ci permette di reagire con prontezza ad una percezione di minaccia (l'ancestrale reazione attacco-fuga). Fino ad un certo livello questa attivazione è del tutto funzionale...guai se non ci fosse! Non avremo le risorse per far fronte ai pericoli.
Parliamo di ansia generalizzata quando questa attivazione non arriva ad un vero e proprio picco, ma diventa una costante: pur mancando un concreto stimolo minaccioso la paura diventa la percezione dominante della realtà e si traduce una preoccupazione continua. Così si tende a monitorare costantemente l’ambiente in cerca di potenziali pericoli. Ne deriva un notevole stress che si ripercuote nella qualità della vita e nelle relazioni interpersonali. I pensieri possono diventare tanto negativi da dare luogo a inquietudine, tensione muscolare, irritabilità, sonno disturbato, alterazione del ritmo cardiaco e respiratorio e dell’apparato digerente.

Come affrontare il problema? Un intervento psicologico efficace non può prescindere da una corretta diagnosi operativa: l’ansia generalizzata può essere una condizione trasversale a disturbi molto diversi come ad esempio fobie specifiche, ipocondria, paura del giudizio degli altri o di non essere all’altezza, problemi di matrice ossessivo compulsiva, disturbi alimentari, disturbi maggiori…

Vi è poi un altro aspetto fondamentale. Ovvero discriminare se il malessere che definisci come ansia effettivamente lo sia: spesso infatti l’ansia viene confusa con uno stato di angoscia. L’angoscia a differenza dell’ansia non è mai un attivazione positiva, ma è sempre uno stato di disagio, non attiva l’organismo ma lo deprime. Si tratta di un’aspettativa sul futuro negativa basata sulla certezza che le cose andranno per il peggio. Il correlato sintomatico più frequente è un senso di oppressione costante con frequenti ricadute psicosomatiche e alterazione del sonno. In questo caso l’intervento psicologico sarà completamente diverso: non si andrà a lavorare sulla percezione di paura, come in presenza d’ansia, ma sarà orientato al cambiamento della percezione di condanna.

Quella che percepiamo come ansia può quindi essere “la spia” di problematiche molto diverse. Per  trovare una soluzione in tempi brevi ti consiglio intraprendere un percorso psicologico ad orientamento breve strategico.

Un caro saluto

Dott.ssa Gloria Bezzegato

in cosa posso aiutarti

Psicoterapia Breve Strategica:
  • Attacchi di panico
  • Ansia generalizzata
  • Fobia sociale
  • Fobie Specifiche
  • Ossessioni, Compulsioni, manie
  • Ipocondria e Patofobia
  • Disturbi alimentari
  • Stati depressivi
  • Problemi dell’infanzia e dell’adolescenza
Consulenza Breve Strategica:
  • Problemi di coppia
  • Mobbing e problemi sul posto di lavoro
  • Bassa autostima e fiducia in se stessi
  • Problemi relazionali e sentimentali
  • Momenti stressanti della vita
  • Difficoltà in famiglia o scolastiche
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