L'invidia mi sta logorando

L'invidia mi sta logorando

DOMANDA

Buongiorno, ho vent’anni e, mi sento molto in colpa a dirlo, ma sono invidiosa della mia migliore amica. Fin dalle medie siamo sempre state inseparabili e ci siamo sostenute a vicenda. Ora però lei ha trovato l’Amore e io no, inoltre lei è molto brava all’università e io fatico ad andare avanti con gli esami. Non riesco a tollerare che lei abbia tutto quello che io vorrei ma che non riesco ad avere e mi sembra ingiusto che lei sia più carina e intelligente di me. Questa situazione mi sta logorando e allo stesso tempo mi sento malissimo perché mi sembra di essere cattiva. Come posso fare?

Samanta

Risposta

Cara Samanta,

L’invidia non è un’emozione socialmente accettata e il fatto di provarla ci fa sentire in colpa. Si tratta di un connubio tra rabbia e dolore nei confronti di chi, che come dici tu, possiede qualcosa che vorremmo, ma non riusciamo ad ottenere.  Se non gestita, può diventare veramente corrosiva e logorante, fonte di estrema sofferenza e altamente distruttiva. Come tutte le emozioni, però ha una logica adattiva, quindi una sua utilità, se ben orientata. In che cosa consiste? Chi invidiamo, come abbiamo detto ha qualcosa che noi non abbiamo ma che desideriamo. La sfida, quindi, è quella di farla diventare una spinta, un motore per il nostro miglioramento personale proprio partendo con l’osservazione di chi è riuscito a fare più di noi, a ottenere più di noi ad essere più piacevole e carismatico di noi… insomma nel trasformarla in una sana ammirazione utile per la nostra crescita. Come fare? Innanzi tutto bisogna cominciare ad identificare bene in che cosa consiste l’oggetto dell’invidia e nell’andarne a scandagliare tutti i dettagli nello specifico poiché quello che invidiamo ci dice inevitabilmente qualcosa in più su di noi, su chi vogliamo essere. In secondo luogo domandarsi  in quale misura l’oggetto della nostra invidia abbia ottenuto ciò che ha a causa di fortuna, doti innate, assunzione di rischio, impegno e sacrificio… come si combinano questi elementi? Con che dosaggio questi ingredienti hanno contribuito a far ottenere alla persona quello che le invidiamo?  Fatta questa ulteriore analisi, che probabilmente ci rivelerà degli aspetti che prima non avevamo considerato, è il momento di spostare il focus su noi stessi, ovvero: in che modo sulla base di quanto emerso, quale obiettivo posso calibrare su di me? Alla luce della mia situazione, quanto sono disposto a rischiare, ad investire su me stesso?

Così facendo potremo, come si diceva, gestire anziché subire la forza della nostra invidia e renderla utile a noi stessi. Tuttavia non è un processo semplice da mettere in pratica in autonomia, anche perché spesso la componente rabbiosa dell’invidia prende il sopravvento. In questo caso, ti consiglio di consultare uno psicologo ad orientamento breve strategico: in tempi brevi ti potrà aiutare a lavorare sulla gestione di questa emozione.

Un caro augurio

Dott.ssa Gloria Bezzegato

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