Mi ha tradito! Lo lascio o lo perdono?

DOMANDA

Cara dottoressa,
mio marito mi ha confessato di avermi tradito. A suo dire è stata una solo una “sbandata”, tanto che me l’ha rivelato con le lacrime agli occhi chiedendo perdono, dicendo di amarmi e che non ce la faceva più a guardarsi in faccia con questo peso. Non so se credergli, non so cosa fare. La notizia è stata devastante, mi è caduto il mondo addosso e non riesco a reagire. Mi sento presa in giro, come se tutto quello che c’è stato fra noi non sia contato niente, come se fosse solo una grossa bugia. Adesso mi trovo di fronte ad una totale confusione, non so più se lo amo ancora e se potrò mai più fidarmi, sono in preda a mille dubbi. Come faccio a capire se lasciarlo o provare a perdonarlo?

Risposta

Chi subisce un tradimento vive un vero e proprio trauma sentimentale che fa crollare il proprio equilibrio emotivo e la propria sicurezza. Si verifica la rottura del patto implicito tra i partner, con la perdita totale della di fiducia. Il tutto condito da una fortissima rabbia e da un senso di angoscia dilaniante.

A questo punto che fare? Perdonare o interrompere la relazione? La risposta non è affatto semplice.

Per decidere a poco servirà porci le domande “Lo amo ancora?” “Potrò ancora fidarmi” “E’ giusto perdonarlo?” Questi quesiti  ci conducono infatti ad un processo di iper-razionalizzazione che non ci porterà ad una risposta definitiva, ma spianerà la strada a dubbi ancora più logoranti.

Quello che dobbiamo fare è ascoltare più la nostra “pancia” che la nostra testa e , come suggerito dal prof. Giorgio Nardone, porci idealmente sul ciglio del precipizio e chiederci: “Posso vivere senza di lui?” e cominciare ad immedesimarsi in una vita senza il nostro partner, a sperimentare come potrebbe essere, a che sensazioni ci conduce la percezione della sua assenza. Se la risposta a questa domanda è “No non posso farne a meno” allora non abbiamo scelta. Dobbiamo rimboccarci le maniche e lavorare per ricucire la nostra grande ferita.

Bisogna però evitare di cedere alla tentazione di recriminare tutte le colpe del partner mettendosi nel ruolo di vittima e di placare la nostra angoscia volendo sapere tutti i dettagli. Così facendo, invece trovare rassicurazione finiremo per cadere nel paradosso del “raccontami tutta la verità, ma non ti credo”, incrementando il nostro logorio interiore.

Ciò che dobbiamo fare è concederci del tempo per incanalare la nostra rabbia e far decantare il nostro dolore in modo che la terribile ferita possa ricucirsi. Al tal fine può essere di grande aiuto un percorso di sostegno psicologico.

Va detto, inoltre, che il tradimento può diventare  l’unico modo, se pur disfunzionale, per rendere esplicito che qualcosa non funzionava. Per ricucire si dovrà avere  la capacità analizzare ciò che non andava ed essere disposti a ripartire da zero. Alla fine del processo potremo aver costruito un rapporto nuovo, più maturo anche se privo della cieca fiducia passata, che comunque può aver contributo a dare l’altro per scontato, a far venir meno la complicità della coppia.

Dott.ssa Gloria Bezzegato

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