La “Sindrome” dell’impostore

DOMANDA

Cara dottoressa,
mi ritrovo in una situazione che non mi so spiegare e di cui quasi mi vergogno un po’. Ho 28 anni sono laureata, lavoro in una bella azienda, gioco a basket. Sia al lavoro, che nello sport, che nelle relazioni godo della stima di tutti. La mia vita  sembra andare a gonfie vele… eppure le sto scrivendo! In realtà vivo in un costante stato malessere perché mi sembra sempre di sentirmi inadeguata… non c’è sala riunioni, spogliatoio, aula di università in cui io mi senta “a posto”, a mio agio. Mi sembra sempre che gli altri mi sopravvalutino e di non meritarmi le responsabilità che ho e la fiducia che mi viene riposta. In fondo in fondo penso che tutti i risultati che ho ottenuto fino ad oggi siano dettati da una combinazione di eventi fortunati e di valere ben poco! Insomma sono costantemente angosciata. Starò mai bene?

Giovanna

Risposta

Cara Giovanna,
Citando Shakespeare innanzitutto ti direi che  “Il saggio sa di essere stupido, è lo stupido invece che crede di essere saggio”!
Spesso infatti sono proprio le persone più meritevoli a  dubitare di se stesse: nonostante la dimostrazione continua delle proprie competenze e i traguardi raggiunti rimangono convinte di non meritare i successi ottenuti. Si tratta di persone che generalmente godono della stima di tutti e che spesso ricoprono ruoli di responsabilità, ma si sentono sempre inadeguate come se tutto fosse frutto del caso, del tempismo o addirittura di una specie di “inganno”. Chi sperimenta questa condizione deve fare continuamente i conti con una sorta di persecutore interno, secondo cui “il successo vale zero, l’insuccesso vale doppio” o comunque “avrei potuto fare meglio”. Ecco che, ogni giorno, ci si impegnerà molto per dimostrare -a se stessi prima di tutto!- il proprio valore. Così facendo probabilmente si otterranno  ottimi risultati, stima e fiducia degli altri, che tenderanno ad affidare ruoli sempre più impegnativi e ad alzare “l’asticella delle aspettative”…
Quindi in sostanza il meccanismo è: più mi impegno, più ottengo risultati e stima, più ottengo responsabilità e alzo le aspettative…più mi devo impegnare per non disattenderle e meno mi sentirò all’altezza!
Come direbbe il grande Paul Watzlawick si è ottenuto “ un successo disastroso”!
Come se ne esce? Innanzi tutto va detto che che questo meccanismo, fino ad un certo punto, è funzionale in quanto ti ha portato raggiungere tutti i tuoi traguardi. Oltre una certa soglia però prevale il senso di inadeguatezza e il benessere viene meno. Per uscirne è  fondamentare non utilizzare la ragione: sono proprio i ragionamenti che si fanno per mettere a tacere i dubbi che finiscono per alimentare il dilemma! Una consulenza psicologica breve strategica ti potrà supportare in questo processo.

Un caro saluto

Dott.ssa Gloria Bezzegato

in cosa posso aiutarti

Psicoterapia Breve Strategica:
  • Attacchi di panico
  • Ansia generalizzata
  • Fobia sociale
  • Fobie Specifiche
  • Ossessioni, Compulsioni, manie
  • Ipocondria e Patofobia
  • Disturbi alimentari
  • Stati depressivi
  • Problemi dell’infanzia e dell’adolescenza
Consulenza Breve Strategica:
  • Problemi di coppia
  • Mobbing e problemi sul posto di lavoro
  • Bassa autostima e fiducia in se stessi
  • Problemi relazionali e sentimentali
  • Momenti stressanti della vita
  • Difficoltà in famiglia o scolastiche
© 2024. «powered by Psicologi Italia». È severamente vietata la riproduzione, anche parziale, delle pagine e dei contenuti di questo sito.
www.psicologi-italia.it